Guida Ambientale Escursionistica
Guida Ambientale Escursionistica
Adriano Bigongiari
Adriano Bigongiari
Mi chiamo Adriano, sono un ingegnere elettronico oltre che dirigente di azienda… e allora? Cosa c’entra l’ingegneria e la tecnologia con la natura e l’ambiente?
Forse niente, ma vediamo un po’.
C’era una volta
Era il 2010 ed ero in Olanda per una riunione di un progetto comunitario che a quel tempo stavo seguendo. In un momento di libertà dagli impegni lavorativi andai a Kinderdijk, sito patrimonio dell’umanità per i mulini a vento, con tre colleghi: Cristiano e Gerardo, due simpaticissimi romani, ed Akos un brillante ingegnere ungherese.
Dopo la visita al sito, al ritorno, passammo da Rotterdam e come sempre succede in queste circostanze si finisce la giornata di fronte ad un boccale di birra a ridere e scherzare. Il locale si chiamava ‘De Pelgrim’, Il Pellegrino. Un caso? Un segno del destino? Fatto sta che Cristiano, stimolato da questa casualità, iniziò a raccontarci la sua esperienza sul Cammino di Santiago che aveva completato quella stessa estate.
Rimasi affascinato e mi ripromisi di farlo.
Passarono 4 anni, il sogno era sempre lì.
Arrivò l’estate del 2014 e quell’ingegnere elettronico si tolse la giacca e la cravatta (in effetti quasi mai portate), si mise gli scarponi e diventò un pellegrino. Fu un anno particolare, avevo fatto una promessa e dovevo mantenerla. Comprai zaino, scarpe, sacco a pelo e partì da solo alla volta di Leon. Non potevo fare tutto il cammino non avevo tempo, non avevo ferie per cui decisi di limitarmi alla tratta Leon – Santiago, poco più di 300 km che però mi hanno cambiato la vita: da allora non ho più smesso di camminare.
Ho fatto più di 20.000 km a piedi.
In Europa ho percorso il Cammino di Santiago Francese (Spagna), il Cammino di Santiago Portoghese (Portogallo), il Cammino di Finisterre (Spagna), il Gudbrandsdalsleden – Cammino di Sant’Olav (Norvegia), l’Olavsleden (Svezia), l’Haervejen (Danimarca), il Sant’Olav Waterway (Finlandia, Isole Aland), il Vikingaleden (Svezia), l’Helgonleden (Svezia), Fishermen’s Trail (Portogallo).
In Italia ho fatto completamente o tratti de la Via Francigena, la Via degli Abati, la Via del Volto Santo, la Via di San Pellegrino, la Via di San Francesco, la Coast to Coast e la Via Romea Germanica.
Per non contare le escursioni sulle Alpi Apuane, l’Appennino Tosco Emiliano, l’Arcipelago Toscano, la Val d’Orcia, il Casentino, la Maremma, le Cinque Terre, il Parco Regionale di San Rossore, Migliarino e Massaciuccoli e poi e poi.
Ho fondato, insieme ad altri amici e ne sono stato presidente per 6 anni, l’Associazione Amici della Via Francigena Pietrasanta che promuove il camminare e l’aggregazione in tutte le sue forme. Organizza, dal 2017, la Francigena Tuscany Marathon, un evento di rilevanza nazionale che porta ogni anno migliaia di appassionati a cimentarsi in una camminata non competitiva sulla via Francigena da Pietrasanta a Lucca.
Ecco in tutte queste attività, sicuramente appaganti e stimolanti, mi rimaneva un sogno nel cassetto: rendere partecipi gli altri delle mie emozioni, dovevo diventare Guida Ambientale Escursionistica (GAE).
In Toscana, il corso per diventare GAE non è una sciocchezza: 600 ore di lezioni, escursioni, tirocini, esami, insomma difficilmente compatibile con il lavoro (ah ovviamente continuavo a fare il dirigente di azienda…).
Il Covid in questo caso mi ha dato una mano, la didattica a distanza in formato serale ha permesso che il mio sogno si potesse avverare.
Io insieme a Roberto, Sofia, Arianna B., Arianna S., Cesare, Sergio, Massimiliano, Francesca, Linda, Matteo, Carmelo, insomma il corso GAE7 dell’agenzia formativa La Bottega Toscana, dopo 8 mesi di lezioni, ansie, condivisioni e risate, siamo diventate Guide.
Ognuno ha le sue peculiarità, passioni, sensibilità e per questo è stata una bellissima esperienza di crescita reciproca.
Io, almeno per ora, progetterò itinerari sfruttando i week end, i ponti ed i periodi di ferie proponendo aree omogenee e cercando di fare uscire i partecipanti dalla loro zona di comfort, mettendoli alla prova, facendo loro scoprire posti nuovi, anche non proprio vicino casa, in un modo diverso e portandoli a dire: “Ma allora ce la posso fare anch’io”.
Il Viaggio Inizia Con Un Sogno… seguitemi, inizierete a sognare.